La prima riflessione filosofica - Talete - Anassimandro - Anassimene- esercizi -testimonianze

 

La prima riflessione filosofica

- qual è l'origine dell'universo?

- come si spiega la vita sulla Terra?

- perché le cose sono come sono e accadono come accadono?


La prima riflessione filosofica si sviluppa nella Ionia intorno ai secoli VII-VIa.C.

Coloro che inaugurano questo stile di pensiero furono Talete (considerato uno dei sette seggi),Anassimene e Anassinandro(tutti e tre di Mileto). Grazie a Platone,Aristotele e Diogene Laerzio (Storico e scrittore) sappiamo che loro possedevano conoscenze  di carattere tecnico e- scientifico dovute dai sapienti della Media e della Babilonia. 

Si tramanda che Talete abbia previsto con largo anticipo le eclissi (grazie ai suoi calcoli astronomici) 

Anassimandro abbia inventato la prima carta geografica importato in Grecia dall’oriente le conoscenze tecniche per costruire l’orologio solare E (strumento che sfrutta l’ombra creata dai raggi solari per indicare l’ora del giorno)

È importante sottolineare come essi abbiano tentato di spiegare i fenomeni atmosferici e metereologici facendo ricorso alle cause naturali e non mitiche.

A loro va il merito di essersi interrogati per primi sulla natura multiforme e mutevole del mondo e di aver individuato una causa, un principio originario (in greco archè) da cui tutte le cose derivano.

→Archè: rappresenta la materia di cui sono fatte le cose, la forza che le ha generate, la legge divina ed eterna che la governa e le rende intelligibili all’uomo.


Talete: l’acqua come principio originario

Platone, narra che, Talete tutto intento a studiare i fenomeni  celesti e non badando a dove metteva i piedi, sia caduto in un pozzo, suscitando il sorriso malizioso di una serva della Tracia, la quale avrebbe commentato  l’accaduto dicendo che i filosofi hanno la testa tra le nuvole. Questo episodio testimonia l’immagine negativa della filosofia.

→ Aristotele mostra che Talete non era affatto una persona distratta e sapeva sfruttare le conoscenze metereologiche. .

→ Erotodo Tramando che Talete agi anche come uomo politico, spingendo i greci dalla Ionio a unirsi in uno Stato federativo con capitale Teo E in qualità di matematico e fisico, scoprì diversi teoremi di geometria e le proprietà del magnete.

 Talete pensava che il principio primordiale fosse l’acqua, sulla base dell’osservazione e del buon senso che mostrano come ogni essere umano e cosa vivente sia intrisa di questa sostanza. 

Esercizi:

1. L’oggetto di studio sul quale si concentra principalmente la riflessione dei filosofi ionici sono i fenomeni atmosferici e metereologici facendo ricorso alle cause naturali e non mitiche

2. Il termine arche deriva dal greco e rappresenta la materia di cui sono fatte le cose, la forza che le ha generate, la legge divina ed eterna che la governa e le rende intelligibili all’uomo.

3. Talete basa l’ipotesi che l’acqua sia l’origine tutte le cose perché ogni cosa vivente è intrisa di questa sostanza.

Anassimandro: l’apeiron come fondamentale del reale

 Anassimandro era concittadino e contemporaneo di Talete. Egli uso per primo il termine arche e individuò la sostanza primordiale, che all’origine dell’universo, in un principio indeterminato detto apeiron, parola che significa “senza confini”, “sconfinato”. 

 Anassimandro parla di apeiron perché ritiene che il principio da cui derivano tutte le cose non possa identificarsi con una di esse, ma debba essere una sostanza indistinta. Egli ritiene che si tratti di un processo di separazione e differenziazione governata da una legge necessaria, chiamata in modo tradizionale dike(La giustizia)

 Come avviene la separazione? Secondo Anassimandro grazie ad un movimento rotatorio (caldo e freddo, secco e umido e tutti gli altri contrari si sviluppano. Tramite questa separazione si generano infiniti mondi.

 La separazione, pur essendo alla base della vita, e allo stesso tempo fonte di infelicità, in quanto gli individui mantengono la nostalgia per il “tutto originario“. 

Anassimene: l’aria come principio delle cose


 Anche Anassimene si occupò di ricerche naturalistiche. Visse a Mileto e fu più giovane di Anassimandro di circa una generazione. 

 Egli identificava il principio primo con l’aria o “respiro“, paragonando la vita dell’universo alla vita dell’uomo. 

 Anassimene attribuisce al principio primo i caratteri dell’infinità e del movimento incessante: l’aria è la forza che anima il mondo e il principio di ogni mutamento. 

 La trasformazione generazione delle cose spiegate dal filosofo attraverso i processi di condensazione e rarefazione: 

Quando l’aria viene a rarefarsi diventa fuoco; quando si condensa diventa progressivamente vento, nuvola, acqua, terra e pietra.

 L’universo che si costituisce grazie questo processo destinata a risolversi nel principio originario per poi tornare a rigenerarsida esso.

Esercizi:

1.  L’apeiron è un principio indeterminato perché Anassimandro ritiene che il principio da cui derivano tutte le cose e non possa identificarsi con una di esse, ma debba essere una sostanza indistinta.

2.


3.  Secondo massima nell’aria il principio primo dell’universo perché  l’aria subisce varie trasformazioni e grazie questo processo il mondo è destinato a dissolversi nel principe originario per poi tornare a rigenerarsi da esso, in un ciclo di vita, morte e rinascita destinato a durare in eterno.

L’acqua come principio primo

La vita si è sviluppata inizialmente in ambiente acquatico per poi estendersi sulla terraferma. Una tesi, questa, sostenuta già dai primi filosofi, come Talete di Mileto, di cui Aristotele ha lasciato la testimonianza. I frammenti e le testimonianze dei filosofi greci arcaici vengono citati con la sigla DK, che sta a indicare l’iniziale del cognome del filologo Hermann Diels, che li ha ordinati e catalogati, e di quello studioso Walther Kranz, che ha aggiornato l’opera di Diels. 

Talete, testimonianza 12

Qual è per Talete il principio da cui derivano tutte le cose? 
Ci deve essere qualche (una o più )sostanza, da cui le altre cose vengono all’esistenza, mentre essa permane. Ma al numero e alla forma di tale principio non dicono tutti lo stesso. Talete, il fondatore di tale forma di filosofia, dice che è l’acqua.

Quali sono i presupposti della sua dottrina? 
Egli ha tratto tu forse tale supposizione vedendo che il nutrimento di tutte le cose è l’umido, il caldo stesso deriva da questo e di questa vive. Egli ha tratto forse tale supposizione dal fatto che i semi tutte le cose hanno natura umida.

Esercizi:

1.  la ricerca dei primi filosofi accomuna che la vita si è sviluppata inizialmente in ambiente acquatico per poi estendersi sulla terraferma.
2.  gli argomenti sull’umido con cui Talete sostiene che l’acqua il principio delle cose sono che il nutrimento di tutto è l’umido, che il caldo stesso deriva da questa e di questa vive e che tutti i semi di tutte le cose hanno natura umida, l’acqua è il principio naturale delle cose umide.
3. Le caratteristiche che distinguono la sostanza rispetto alle altre “cose“ del mondo sono che la sostanza è un elemento unico, mentre le altre cose del mondo sono un qualcosa composte  da più elementi.
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Anassimandro, testimonianza 9

Qual è il principio e l’elemento costitutivo degli astri? 
Anassimandro, figlio di prassi add, Milesi io, successore e discepolo di Talete, ha detto che principio ed elemento degli esseri e l’infinito, avendo introdotto per primo questo nome del principio.

Perché all’origine delle cose non può esserci un elemento determinato? 
Anassimandro dice che il principio non è nell’acqua un altro dei cosiddetti elementi, ma un’altra natura infinita, dalle quale tutti i cieli provengono i mondi che in essa esistono, avendo osservato il reciproco mutamento dei quattro elementi, ritenne giusto, di non porre nessuno come sostrato (qualcosa che sta sotto), ma qualcos’altro oltre a questi.

In che modo nascono le cose?
Secondo Anassimandro, la nascita delle cose avviene non in seguito ad alterazione dell’elemento, ma per distacco dei contrari a causa dell’eterno movimento.

Esercizi:
 1. Le caratteristiche del principio secondo Anassimandro sono un’altra natura infinita e qualcos’altro oltre gli elementi.
2. Tale principio non può essere uno degli elementi naturali perché secondo Anassimandro avendo osservato il reciproco mutamento dei quattro elementi, ritenne giusto, di non porre nessuno come sostrato.
3. Our che è una parola greca che significa principio. Viene inteso come l’elemento base da cui si è originato il mondo e ogni altra cosa. Il principio rappresenta la materia di cui sono fatte le cose, ma anche la forza che le ha generate e la legge divina ed eterna che presiede all’ordine. Nel lessico attuale possiamo trovare parole come archetipo, architrave e architetto ecc…
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